I personaggi – icone di “immoralità” – del cinema contemporaneo
Credo che gran parte dell’interesse suscitato da una persona risieda nel modo di porsi e di far fronte all’alterità. Questo modo è l’oggetto di analisi di questo blog e la fatica del concetto del redattore dovrebbe portare ad astrarlo in una struttura più generale che i greci avrebbero chiamato èthos.
Si tratta della “morale individualizzata”: una linea guida che tende a discostarsi dall’insieme di norme fatte proprie dall’addestramento in seno alla società, per abbracciare l’esperienza fuori dai fili spinati e dalle regole scritte alla lavagna.
Ogni post avrà come protagonista assoluto un depositario della suddetta morale: un outsider randagio che respinge quei canoni fatti a riga e compasso che renderebbero la vita una palude di noia.
Il “personaggio” sarà selezionato dalla cinematografia recente (dagli anni ’90), e verrà analizzato prendendo spunto dalla scena del film considerata più significativa in base agli spunti tematici e ai paletti editoriali. Questi ultimi prevedono che la caratterizzazione del personaggio e le valutazioni morali siano al di là del bene e del male, che significa che – per quanto possano divergere i piani valoriali – il redattore cercherà di delineare la psicologia del personaggio.
I destinatari del blog sono i cinefili e gli sceneggiatori o i video-makers interessati a trovare spunti creativi e di riflessione. In ogni caso il blog è dedicato a tutti coloro che provano attrazione per il “dilemma della moralità”.
Buona lettura!
Redattore di CINEmoralia: Filippo V.
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